Liliana Resinovich, il giallo delle chiamate: "Un'invenzione"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Liliana Resinovich, il giallo delle chiamate: “Un’invenzione”

cadavere nella scena del crimine

Il caso di Liliana Resinovich attende risposte. L’amico della donna, Claudio Sterpin, ha sbugiardato il marito, Sebastiano Visintin.

Un mistero ancora da risolvere, quello legato alla scomparsa e alla morte di Liliana Resinovich, la donna sparita la mattina del 14 dicembre del 2021, a Trieste, e rivenuta senza vita solamente il 5 gennaio seguente nel pressi di un boschetto dell’ex Ospedale psichiatrico di San Giovanni. Sulla vicenda si sta ancora indagando e dopo la recente riesumazione del corpo, sono tornati a parlare suo marito, Sebastiano Visintin, ma anche l’amico speciale, Claudio Sterpin.

cadavere nella scena del crimine
Leggi anche
Strage di Altavilla, spuntano 10 adepti della setta: “Sapevano tutto”

Liliana Resinovich, l’amico Claudio e le chiamate

Il caso della Resinovich è tornato ad essere al centro dell’attenzione durante l’ultima puntata di ‘Chi l’ha visto?‘ in onda su Rai3 con Federica Sciarelli.

Durante la trasmissione è stato l’amico speciale della defunta donna, Claudio Sterpin ad intervenire rispondendo, di fatto, ad alcune parole del marito della compianta Liliana.

Visintin, infatti, aveva di recente dichiarato che sua moglie riceveva chiamate da qualcuno che ansimava. Anche per questa ragione aveva deciso di bloccare quel numero di telefono: “Claudio Sterpin si è inventato questa relazione con mia moglie. Il blocco del telefono? Lei mi diceva che c’era qualcuno che un po’ la assillava. Quando ho visto il numero sul suo cellulare ho telefonato e sentivo ansimare. Ecco perché l’ho bloccato”, erano state le sue dichiarazioni.

Questa versione, però, secondo Sterpin è totalmente “inventata“. L’amico di Liliana, a ‘Chi l’ha visto?‘, infatti, ha sbugiardato il marito dicendo: “Le chiamate? Questa è un’invenzione. A me lei non ha mai detto che riceveva chiamate da qualcuno che ansimava. Io ho chiamato e basta, mi aspettavo una risposta da parte di Liliana, ovvio. Ho sentito la voce di un uomo e quindi mi sono impressionato certo. Come poteva morire a casa mia? Io l’ho chiamata che già non rispondeva. Il mio ruolo era quello di aspettarla a casa quel giorno. Doveva arrivare con un piccolo ritardo ma niente di più”.

Parla l’avvocato del fratello di Liliana

Sempre a ‘Chi l’ha visto?’ è intervenuto anche il legale del fratello, Nicodemo Gentile, che ha sottolineato come nessuno abbia seguito la pista del numero di telefono bloccato da Visintin.

Perché nessuno chiede a Visentin perché ha bloccato il numero di cellulare? In dichiarazioni pubbliche Sebastiano dice che lui ha chiamato per verificare determinate cose. Io penso che lui cerchi di fare il funambolo. C’è un dato importante: la mattina in questura si presenta il titolare del cellulare dopo 11 ore dalla scomparsa. Il 29 dicembre la Procura dice di aver visionato le telecamere che non hanno mostrato a nessuno dei familiari. Ma questa donna anche Claudio e Sebastiano non la riconoscono”.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 22 Febbraio 2024 12:59

Strage di Altavilla, spuntano 10 adepti della setta: “Sapevano tutto”

nl pixel